Imparare la rianimazione cardiopolmonare a scuola è possibile?

 

Salvare una vita insegnando agli studenti e ai docenti le manovre da eseguire di fronte ad un arresto cardiaco improvviso. Con questo obiettivo è nata la campagna “Kids save lives” che ha lo scopo di sostenere e introdurre l’insegnamento della rianimazione cardiopolmonare (RCP) per i ragazzi in età scolastica in tutto il mondo e di cui si parlerà domani 15 maggio in una tavola rotonda al Salone del Libro di Torino.

 

Obiettivo della campagna, nata su iniziativa dello European Resuscitation Council (ERC) e di altre organizzazioni internazionali, è promuovere l’introduzione di 2 ore di lezione di RCP all’anno per gli studenti a partire dai 12 anni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel patrocinare e appoggiare l’iniziativa auspicandone l’applicazione più diffusa possibile, ha dichiarato che il saper fare la RCP aumenta il tasso di sopravvivenza all’arresto cardiaco improvviso con ripercussioni significative sulla salute globale.

 

A presentare l’iniziativa in Italia è il professor Bernd Böttiger, già presidente di ERC e attualmente Director Science and Research, nel corso di una tavola rotonda che si terrà VENERDI’ al Salone del Libro di Torino, in cui illustrerà i dettagli e i vantaggi della campagna. Böttiger è stato il promotore della campagna in Germania innescando le sollecitazioni che l’hanno portata con successo all’attenzione dell’OMS.
Insieme a lui e ad altri relatori, come controparte italiana di ERC ci sarà il dottor Federico Semeraro in rappresentanza di Italian Resuscitation Council (IRC), società scientifica che da anni sostiene la diffusione della RCP e che recentemente ha ideato e sostenuto “VIVA! la settimana per la rianimazione cardiopolmonare” in Italia.
“Viva!” 2015 si svolgerà dal 12 al 18 ottobre e avrà come principale obiettivo proprio quello di sostenere la Scuola, gli insegnanti, i ragazzi e i loro genitori nella possibile applicazione dell’iniziativa “Kids save lifes” anche in Italia, come peraltro previsto da un emendamento della riforma scolastica attualmente in discussione.

 

“La scuola è il luogo in cui i bambini passano la maggior parte della giornata – spiega Federico Semeraro Anestesista Rianimatore del Consiglio Direttivo IRC -. Lontano dai genitori, in mezzo ai loro coetanei, agli insegnanti e al personale scolastico, apprendono ciò che sarà importante per la loro vita adulta e sociale. La scuola, oltre a dover essere un luogo sicuro dove un emergenza viene affrontata con efficienza, è anche la sede per imparare il proprio possibile ruolo nel gestirla. Spesso il non sapere che poche manovre adatte anche a chi non fa una professione sanitaria possono aiutare a salvare una vita, produce paura e resistenza all’intervenire. Questo comprensibile timore si paga però in termini di vite che si potrebbero salvare con interventi tempestivi. Gli studenti di oggi sono coloro che già domani potrebbero trovarsi a essere testimoni e protagonisti di un tentativo di salvare una vita”.

 

Per approfondire l’argomento, l’appuntamento – nel corso del quale verrà presentato anche un progetto specifico per le scuole che comprende anche una app/libro dalla grafica accattivante e dai contenuti semplificati a misura di bambino che attualmente in fase di progettazione – è al:

 

SALONE DEL LIBRO DI TORINO
VENERDI’ 15 MAGGIO
ORE 15,00 – SPAZIO AUTORI
IL PRIMO SOCCORSO A SCUOLA – PROPOSTE DEGLI ESPOSITORI
I PROBLEMI, LE PROSPETTIVE, LE ESPERIENZE EUROPEE